Page 487 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI | 483

   In valori assoluti, invece, non c’è confusione: il titolo ha perso 50
dollari e deve aggiungerne altri 50 (cioè 50 punti) per tornare al valore
iniziale. Questo esempio indica chiaramente il motivo per cui i calcoli
basati sulle percentuali possono confondere.

   Ricordate: i trader non calcolano in percentuali, ma in punti, vale a
dire in dollari, per cui:

   1 dollaro = 1 punto.

    IN   Un principio fondamentale nella gestione del
PILLOLE  trading azionario si basa sulla misurazione di
         guadagni e perdite in punti, non in percentuali,
         e, in fase di acquisto, in quantità e non in somme
         di denaro.

Se domandate ai trader quali somme trattano, non sapranno
rispondervi, perché operano in quantità e non in somme di
denaro. Un principiante inizierà a fare trading con 100 azioni per
negoziazione e, dopo un anno di esperienza, aumenterà gradualmente
il quantitativo a 1.000 azioni per transazione. I più esperti, con anni
dietro le spalle, movimentano migliaia di azioni per operazione e
i più avanzati possono eseguire singole negoziazioni per decine di
migliaia di azioni.

   Mi rendo conto che vi suona un po’ strano: un trader può acquistare
1.000 azioni a 20 dollari l’una, per un totale di 20.000 dollari, e in un’altra
occasione può acquistarne 1.000 a 50 dollari, movimentando una somma
di 50.000 dollari, e tutto senza battere ciglio.

   Ed è così che funziona.
   Ecco tre motivi principali per cui rapportarsi alle negoziazioni in
questo modo.

Motivo numero 1: calcolo veloce delle perdite o dei guadagni
I trader che tendono a comprare 1.000 azioni per operazione possono
facilmente calcolare le perdite o i profitti. Un esempio: se il titolo
acquistato sale di 23 centesimi, guadagnano 230 dollari (23 centesimi x
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