Page 590 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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586 | Prontezza e potenziamento
Se avete timore di fallire, la paura vi terrà in pugno. Le persone temono
di non riuscire negli studi, nello sport, nelle relazioni, in famiglia e sul
lavoro. La paura indebolisce la volontà di affrontare le sfide che la vita ci
pone. Vero, si può attribuire parte della colpa a come siamo stati cresciuti
ed educati, solitamente con metodi che punivano i fallimenti piuttosto
che incoraggiare la tenacia. Gli atleti di successo si distinguono per essere
concentrati sull’obiettivo, per possedere una stretta disciplina e una
forte determinazione. Sfogliando le storie di famosi atleti, si trova spesso
che almeno un genitore ha infuso nel bambino la voglia di vincere, di
sconfiggere la paura e il fallimento. Earl Woods, padre di Tiger Woods, il
golfista e lo sportivo più ricco nella storia, ha preparato il figlio al gioco
fin dall’età di due anni. Earl stesso aveva combattuto in Vietnam in un
commando di forze speciali: il concetto di sfida non gli era nuovo. Earl
era rimasto fedele alla meta prefissata per sé e per il figlio. Malgrado le
sfide, ha creato uno dei più grandi campioni nella storia dello sport.
«Gli ostacoli sono le cose spaventose che si vedono quando si distoglie
lo sguardo dall’obiettivo». Henry Ford.
Impegnarsi per avere successo
Tutti conosciamo storie favolose di persone diventate ricche da un giorno
all’altro grazie a un’idea brillante. Non lasciatevi ingannare. Il successo
si ottiene con il duro lavoro, la determinazione e un impegno illimitato.
L’impegno straordinario è la caratteristica delle storie di eccezionale
successo.
Questa è anche la storia di Lionel Messi, oggi il calciatore numero uno al
mondo. A undici anni a Messi è stato diagnosticato un deficit dell’ormone
della crescita o, in un linguaggio semplice, il nanismo. Quando chiesero
alla famiglia di pagare circa novecento dollari al mese per il trattamento
del deficit ormonale, molto di più di quel che poteva permettersi, Lionel
dovette trovare uno sponsor. Si mise a giocare a calcio come nessuno
della sua taglia era mai riuscito a fare fino ad allora, in nessuna parte
del mondo. L’impegno ha dato i suoi frutti.
A dodici anni entrò a far parte della squadra giovanile del Barcellona
e ottenne il finanziamento tanto necessario. A diciassette anni passò alla