Page 583 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
P. 583
L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI | 579
o vivere la vita in base ai piani decisi da qualcun altro? In poche parole:
siete pecore o lupi?
Anche il potere si può controllare e non vuol dire necessariamente
avere il controllo sul destino delle altre persone. Possiamo acquisire
un grande potere, ma usarlo solo per gestire in modo completamente
autonomo il nostro destino. Il potere non deve per forza avere tratti
negativi; lo si può invece utilizzare positivamente per aiutare gli altri. Ho
l’abitudine di tenere lezioni gratuite agli studenti delle scuole superiori,
agli universitari e ai soldati. Quando viene richiesto il mio sapere, ho la
netta sensazione di essere forte, in un modo diverso.
Il significato di potere è cambiato nella storia. Nella preistoria l’individuo
fisicamente più forte era anche il più potente. Nel corso del tempo, via
via che il mondo si trasformava in un’organizzazione economica, il
centro del potere si è spostato verso chi deteneva il capitale. Il più ricco
era il più potente. A un certo punto abbiamo assistito a un interessante
cambiamento, quando è divenuta una norma socialmente accettata che
il potere dell’aristocrazia sarebbe stato tramandato per via ereditaria alla
discendenza. Se non eravate nati nobili, non avevate nessuna probabilità
di aver successo, influenza, beni e potere. L’unico modo per farlo era essere
in qualche modo vicini al nobile. Quei tempi bui, in cui l’aristocrazia era
riccamente retribuita e il popolo non riceveva alcun impulso positivo,
caratterizzavano il Medioevo, un periodo in cui il mondo smise quasi di
progredire. La rivoluzione industriale, quando chi deteneva il capitale,
quindi il potere, erano coloro che possedevano i macchinari, pose fine
al potere dell’aristocrazia.
Ai giorni nostri il potere è nuovamente passato di mano, da chi detiene
i beni e il capitale a chi possiede la conoscenza. Fino a qualche decennio
fa sarebbe stato impossibile competere con aziende che attiravano forti
investimenti come General Motors o IBM. Per farlo, sarebbe servito un
capitale favoloso di miliardi di dollari. Tutto questo rimase vero finché
un geek in jeans di nome Bill Gates non ha rovesciato IBM dall’alto, grazie
all’iniziativa e alla conoscenza. Lo stesso vale anche per Apple, Facebook,
Google e decine di altre società che ora controllano le nostre vite, che non
sono state fondate da detentori di capitale, ma di conoscenza. Il bello