Page 464 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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460 | Gestione del rischio
segnati [1,2,3] è di circa 1,50 dollari tra il prezzo più alto e quello più
basso. Volendo, potete convertire i risultati dai punti alle percentuali: la
volatilità giornaliera è circa il 3%. Guardando gli ultimi giorni di trading,
noto che Aon è stata meno volatile in alcune giornate, quindi posso fare
una cauta stima e aspettarmi ragionevolmente una fluttuazione intraday
di 1 dollaro.
Ora torno al grafico intraday e vedo che il massimo di Aon è 39,44
dollari, cioè una differenza di circa 30 centesimi tra il massimo intraday
e il punto d’ingresso previsto [1]. Conclusione: dopo aver verificato
la passata volatilità, possiamo ragionevolmente supporre che Aon
sia in grado di muoversi di circa altri 70 centesimi sotto il prezzo di
breakdown. Poiché il rischio è di 20 centesimi e l’obiettivo di profitto è
di 70 centesimi, il rapporto rischio/rendimento è di 1:3,5. Non c’è male!
In realtà, come avete visto, il titolo si è mosso di 82 centesimi, un po’ più
della cifra prevista. Ho eseguito un prudente short di 1.000 azioni, ne ho
aggiunte altre 1.000 all’inizio del ribasso, assicurandomi varie occasioni
di profitto nel corso della discesa. In breve, ho rischiato 300 dollari, ma
ne ho guadagnati 752,05.
IN In genere pianificare una negoziazione è
PILLOLE semplice. Rimanere fedeli al piano è la parte
psicologicamente più difficile. Per riuscirci
dobbiamo rispettare le regole per la corretta
gestione del denaro.
Ecco il risultato sul mio conto di trading.
Un avvertimento: anche se un alto rapporto rischio/rendimento sembra
migliore, so per esperienza che tende a rendere più difficile negoziare
con successo, mentre di solito è più fattibile un rapporto sensato di 1:2.
Inoltre, malgrado il rapporto 1:2 sembri migliore di quello 1:1, notate
che, se avrete successo solo in una transazione su tre, non perderete