Page 461 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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Rapporto rischio/rendimento

Prima dell’apertura del trading avete esaminato le azioni della vostra
lista di follow-up, scegliendo quelle che vi interessano. Alcune sono
contrassegnate come “da comprare”, ma avete un potere d’acquisto limitato
e siete naturalmente inclini a ridurre il più possibile i rischi finanziari. Come
scegliere cosa comprare? Tra i diversi parametri che devono essere verificati
c’è il rapporto rischio/rendimento, conosciuto semplicemente come RRR.
•	 Rischio: si riferisce al denaro che si è disposti a perdere in una

    negoziazione, dal punto d’ingresso fino a quello predefinito di stop.
•	 Rendimento: si riferisce a quanto denaro si desidera ottenere dalla

    transazione, dal punto d’ingresso fino a quello predefinito di uscita.

Di fatto il rapporto rischio/rendimento è calcolato in punti. La tipica frase
può suonare così: «Mi sembra che lo stop sia di mezzo punto e il target
di un punto», ossia che mi assumo il rischio che il prezzo mi si muova
contro di mezzo dollaro, nella speranza di guadagnarne uno.

   Se chiedete ai professionisti, in genere diranno di aspettare un RRR
ideale di 1:3, ma, in pratica, sono disposti ad accettare un rapporto di
1:2 e, a volte, addirittura uno inferiore. Quel che intendono dire è che,
quando scelgono un titolo, ne cercheranno uno che possa salire di 3
dollari, ma che ha un punto di uscita previsto (il loro stop) di 1 dollaro.

   Per determinare l’RRR, i trader analizzeranno il grafico giornaliero
dell’azione e quello intraday, alla ricerca dei punti di supporto e di
resistenza più vicini e della volatilità intraday.
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