Page 24 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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20 | Prefazione

La svolta

Chiamatemi cocciuto, ostinato, ma non volevo arrendermi. Continuai
a comprare, vendere e perdere per quasi un anno intero. Col passare
del tempo, affioravano sempre nuove domande, che non trovavano
risposta. Un anno di perdite mi insegnò senza dubbio che il trading è una
professione come un’altra e che, come tutte le professioni, deve essere
imparata, se si vuole avere successo. Iniziai a cercare aiuto.

   Non serve un diploma per operare nel trading azionario. Tutti possono
aprire un conto, operare e fare mosse insensate, proprio come avevo fatto
io. È questo il motivo per cui molti trader falliscono. Tuttavia, sapevo che
qualcuno ce la faceva e credevo di poter trovare un modo per entrare a
far parte di quel gruppo. Lo cercai e lo trovai.

   Prima dell’era di Internet, le sale di trading erano diffuse in tutti gli
Stati Uniti. Era lì che i trader si incontravano e lavoravano insieme da
professionisti. Con l’arrivo di Internet, molte hanno chiuso e l’attività si
è spostata nelle chat room, accessibili con un abbonamento mensile.
Qui si possono incontrare i trader professionisti, che noi della Tradenet
chiamiamo analisti, per discutere delle tendenze, ascoltare le loro
indicazioni, porre domande e fondamentalmente operare con loro in
tempo reale senza uscire di casa. Fui felicissimo di entrare a far parte di
una di quelle trading room e capii immediatamente di essere nel posto
giusto.

   Avevo scoperto un mondo straordinario. Gli analisti compravano e
vendevano in tempo reale con successo. Feci amicizia con due dei più
famosi, Mark e Chris. Devo a loro gran parte della mia formazione di base.
Mi sembrava che la strada fosse spianata. Dovevo soltanto ascoltare gli
analisti e imitarne le mosse. Semplicissimo! Allora perché era così difficile?

   Cosa può esserci di tanto complicato nel copiare i comportamenti
di un trader professionista? La risposta è semplice: ognuno di noi ha
un diverso livello di percezione delle situazioni che ci si presentano e
ognuno prende decisioni diverse in base alle proprie ragioni. Faccio un
esempio: Chris acquista un’azione che oggi sale del 4% e, basandosi sul
suo intuito, crede che continuerà a salire, mentre io penso: «È pazzo?
Perderà. È già salita parecchio!». Col tempo ho capito che, quando non
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