Page 238 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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Medie mobili
Come abbiamo imparato, le azioni non salgono in linea retta, ma a
zig-zag. Questa è la natura del trend. Una parte del processo naturale
di raggiungimento dei massimi comporta dei pullback. Un’azione con
una tendenza rialzista e una correzione sta comunque seguendo il
proprio trend, ed è così che dovremmo vederla.
Naturalmente non tutti i minimi si dovranno considerare significativi,
il che implica che abbiamo bisogno di uno strumento di supporto per
definire il trend. Le medie mobili (MM) sono strumenti che hanno il
ruolo di appiattire il movimento a zig-zag e in questo senso ci aiutano a
definire il trend, avvertendoci di possibili inversioni. A differenza degli
altri indicatori che descriverò più avanti, le informazioni fornite dalle MM
sono inequivocabili e ci consentono di arrivare a delle conclusioni. Le
MM si calcolano sulla media dei prezzi di chiusura in un periodo definito
e compaiono sul grafico come una linea continua. A titolo di promemoria,
il prezzo di chiusura è quello dell’ultima negoziazione nel periodo in
esame. Ad esempio, se il timeframe è espresso in giorni, si tratterebbe
del prezzo di chiusura della giornata di trading o di quello dell’ultima
negoziazione, se il timeframe è composto da candele di cinque minuti.
Si chiama mobile, perché la media dei prezzi di chiusura viene ricalcolata
ogni volta nell’ambito del periodo considerato. Ad esempio, sul grafico
giornaliero esiste una media mobile nota come MM a dieci giorni
(MM10), che esprime la media dei prezzi di chiusura degli ultimi dieci
giorni. In questo modo, la media si muove ogni giorno in base al prezzo
di chiusura giornaliero che viene addizionato a quello dei nove giorni