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L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI | 237

Medie veloci e medie lente

Una media a lungo raggio, come una MM200, è meno sensibile alle
recenti differenze del prezzo di chiusura, perché il peso di ciascun
timeframe è relativamente piccolo e quindi le variazioni saranno
lente. Una media mobile a corto raggio, come ad esempio una MM20,
si mostra maggiormente vulnerabile di fronte ai prezzi di chiusura
recenti, perciò le variazioni saranno più veloci. Come vedremo,
integrare una MM lenta e una veloce può essere un buon indicatore
della direzione del trend.

   Nell’ambito della sessione di trading e utilizzando candele di cinque
minuti, sarebbe da preferire l’uso delle MM8 o MM10. Per il trading a
lungo termine, come quando si analizza la tabella per entrare in uno
swing di diversi giorni, useremo le MM20, MM50 e MM200. In seguito,
ci eserciteremo sulla loro corretta applicazione.

Uso delle medie mobili

Come ho già detto, la MM ci aiuta a leggere il trend. Per farlo e per
identificarne le inversioni, esistono due metodi: esaminare le connessioni
tra la MM e il grafico a candele giapponesi e analizzare le connessioni
tra le MM. Oltre all’analisi della tendenza, la MM serve anche a definire
i punti di entrata e di uscita, come vedremo più avanti.

   Quando analizzate il significato delle MM per un titolo con un trend
rialzista, ricordatevi che vale il contrario nel caso di un’azione con trend
ribassista.
•	 Regola n. 1: la corsa di un’azione oltre la MM è sintomo di un

    trend continuativo; un ribasso sotto la MM può indicare la fine
    del trend.
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