Page 115 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI | 111
vantaggio da questa informazione. Tenetelo in considerazione, quando
negoziate. La linea di resistenza non è un muro solido e la linea di supporto
non è un terreno stabile. Per questo parliamo di livelli di supporto e
livelli di resistenza piuttosto che di una scienza esatta. I giovani trader
nella sala di trading spesso mi dicono di avere venduto un’azione perché
aveva infranto il livello di supporto, mentre i trader esperti, me compreso,
hanno tenuto le azioni e alla fine hanno guadagnato. Non usate il mouse
con troppa facilità. Ricordate che il trading è una guerra psicologica in
cui sono coinvolte due parti: il compratore e il venditore.
Per questo motivo insegno ai miei trader di non piazzare stop order, ma
di aspettare il momento in cui l’azione raggiunge lo stop e quindi uscire
manualmente. Gli specialisti e i market maker sanno dov’è posizionata
la maggior parte degli stop order e li usano a proprio vantaggio.
Il guru dei guru
I guru come Jim Rogers rendono piuttosto frizzante il mondo della
finanza. Rogers credeva con tutto il cuore che la Cina sarebbe stata la
nuova frontiera, tanto da trasferirsi a Singapore, dove la figlia minore
imparò a parlare un fluente mandarino, lasciando a bocca aperta gli
interlocutori cinesi. Ma quanti guru hanno previsto la crisi dei subprime
del 2008? Poco prima del crollo, mi invitarono a partecipare a un incontro
di economisti in una famosa università.
IN Nessuno può prevedere il futuro del mercato o
PILLOLE delle azioni. Per ogni opinione espressa da un
rinomato analista, esiste un’opinione contraria
di un altro analista ancora più famoso.
L’economista capo di una grande banca parlò per primo, seguito dal
direttore finanziario di un’altra banca. Entrambi presentarono solide
previsioni: la crisi del settore immobiliare non era che un episodio
passeggero, l’economia era forte, non c’era alcun pericolo di una crisi
nel mercato dei capitali. In breve il messaggio era: «Non preoccupatevi,
va tutto bene!».