Page 222 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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218 | Indicatori: la bussola del trader

seguire, che spesso non sarà quello indicato dalla bussola. Se il trading
azionario si riducesse semplicemente all’uso di un indicatore, anch’io
potrei essere sostituito efficacemente da un computer!

   All’inizio della mia carriera facevo ampio affidamento sugli indicatori.
Ora, con molti anni di esperienza alle spalle, sono talmente radicati nel
mio subconscio che non li guardo quasi più. Anzi, per risparmiare spazio
e “pulire” i grafici delle azioni con cui opero, li ho rimossi tutti dallo
schermo. Vi sto dicendo di fare lo stesso? Certamente no. Dopo molti anni
di pratica sono arrivato al punto di “capire” i grafici come Neo “vede” il
matrix. Se siete agli esordi o avete soltanto pochi anni di esperienza nel
trading, gli indicatori vi offriranno la guida di base che vi serve. Sono
certo che col tempo anche voi raggiungerete lo stadio avanzato in cui
potrete liberarvi dalla dipendenza dagli indicatori, ma fino ad allora
usateli, capiteli, non dateli per scontati e non operate meccanicamente
come se fossero l’unica fonte di informazioni.

   Esistono molti indicatori tecnici, tra cui l’RSI, il MACD, l’ADX e altri.
Il numero di indicatori e di strumenti tecnici che vengono sviluppati
cresce di pari passo con lo sviluppo dell’analisi tecnica. Tuttavia un
trader professionista ne usa solo una piccola parte, perché mentre si
opera non c’è tempo di leggere una moltitudine di indicatori e il trader
si concentra sul grafico da cui derivano gli indicatori.

   Il volume è l’indicatore più importante per analizzare un trend, dato
che è uno dei pochi strumenti tecnici non derivanti dal trend stesso
e fornisce al trader un’importante prospettiva integrativa sullo stato
delle azioni. Il volume di negoziazione è l’unico indicatore a cui non
rinuncerei mai.
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