Page 366 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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362 | Negoziazioni vincenti
Baxter chiude la giornata di trading a 47,24 dollari [1] e apre quella
successiva a 47,61 dollari [2], mostrando un gap up di circa lo 0,8%. È un
fenomeno comune, derivante da informazioni negative che hanno causato
il ribasso della giornata precedente, seguito dalla successiva apertura
con un gap up, che rimane un po’ indietro rispetto al minimo netto del
giorno prima. Osservate che, in questo caso specifico, il gap creatosi nel
secondo giorno di trading è “intrappolato” nel range del primo. Questo
fenomeno aumenta ulteriormente le probabilità che il gap si chiuda.
Come potete notare, durante la negoziazione il prezzo scende e chiude
il gap [3], subito dopo cambia direzione e riprende a salire verso il livello
del prezzo d’apertura [4].
Il fenomeno della chiusura di un gap, soprattutto quando riguarda un
gap nel range della precedente giornata di trading, è ben noto e prevede
l’80% di probabilità di successo intraday.
Nota importante. Quanto si è detto vale per gap inferiori al 3%. Divari
maggiori non si chiuderanno nella stessa misura, ma in molti casi
continueranno a muoversi nella direzione del gap, piuttosto che verso
la chiusura.
Perché si formano i Gap?
Solitamente un divario si forma ancor prima che si aprano le contrattazioni,
a causa di trader che sono disposti a pagare il titolo a un prezzo superiore
oppure a vendere a un prezzo inferiore rispetto alla chiusura del giorno
prima. Il prezzo d’apertura pre-mercato viene stabilito dai market maker
in base alla domanda e all’offerta, che vengono loro comunicate molte
ore prima della negoziazione.
Quando la domanda supera l’offerta, l’azione subirà un gap up; quando
l’offerta è superiore alla domanda, l’azione subirà un gap down. Come
abbiamo imparato, le azioni vengono negoziate anche durante le ore
che precedono l’apertura del mercato!