Page 248 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
P. 248
244 | Indicatori: la bussola del trader
completamente sganciati da questo genere di indicatori, sarete in
grado di operare più rapidamente e con maggiore efficacia.
Tuttavia, quando si tratta di analizzare le azioni, niente è meglio
degli oscillatori. Per individuare cosa negoziare alla fine di una
sessione di trading, prima che quella nuova inizi oppure durante
la giornata, gli oscillatori servono, perché vi aiutano a selezionare
un’utile lista di azioni.
È arrivato il momento di darvi un avviso importante: talvolta i nuovi
trader cercano di usare più oscillatori contemporaneamente, aumentando
il “rumore” mentre lavorano. L’esito si può riassumere con la frase: «Non
vedono a un palmo dal loro naso».
Indice di Forza Relativa (RSI)
L’indice di forza relativa (RSI ovvero Relative Strenth Index) è un oscillatore
che misura la forza di accelerazione di ciascuna azione, ma non attraverso
un confronto tra due o più azioni, come sembrerebbe indicare la parola
relativa, bensì analizzando la media delle fluttuazioni che si manifestano
nei prezzi di chiusura in un determinato timeframe. Questo indicatore
è stato sviluppato negli anni Settanta da Welles Wilder al fine di aiutare
a determinare i punti di ipervenduto e ipercomprato.
Qualsiasi oscillatore che visualizzerete nel vostro grafico dovrebbe
essere impostato per analizzare retroattivamente un determinato
periodo. Per lo swing trading il timeframe normalmente accettato
per l’RSI è di quattordici giorni. Qualche trader lo imposta per un
periodo più breve di nove giorni, altri per periodi più lunghi, come
venticinque giorni.
• Più breve sarà il periodo prestabilito, più sensibile, cioè veloce, sarà
l’oscillatore e maggiore la possibilità di molti falsi segnali.
• Più lungo sarà il periodo prescelto, meno vulnerabile, cioè lento,
diventerà l’oscillatore, ma a quel punto avrete più possibilità di
ricevere segnali di acquisto e di vendita dopo che il movimento
sarà iniziato.