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L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI | 129

Potreste sostenere che una candela giapponese dia esattamente le stesse
informazioni di un grafico a barre: il prezzo di apertura, il prezzo di
chiusura, i prezzi massimi e minimi. È vero, tuttavia ci sono due differenze:
•	 Grazie al diverso colore, basta un secondo per capire se il prezzo è

    salito o sceso. Paragonatelo nuovamente al grafico AAPL e capirete
    in quale sia più facile capire la fluttuazione del prezzo.
•	 La seconda e più essenziale differenza è data dal fatto che, nel
    tempo, si sono sviluppate ulteriori tecniche per aggiungere un’altra
    dimensione al metodo delle candele giapponesi.

C’è anche una terza ragione per usare le candele giapponesi: molti
professionisti usano questo metodo ed è utile guardare al mercato
esattamente come loro, per poter operare allo stesso modo. Se negoziate
prima di loro, non compreranno con voi e i vostri rischi aumenteranno.
Se comprate dopo di loro, comprerete a un prezzo troppo alto.

   Non c’è dubbio sul fatto che le candele giapponesi illuminino la strada
dei trader che le sanno usare efficacemente. Ecco un altro esempio:

Candela giapponese che mostra un prezzo senza variazioni

Quando i prezzi di apertura e di chiusura di un’azione sono identici, la
candela non sarà né verde né rossa né di nessun altro colore chiaro o
scuro e il suo corpo sarà “ristretto” a una linea orizzontale, come potete
vedere. Questo tipo di candela è detta doji e indica un’indecisione:
l’equilibrio perfetto tra compratori e venditori. Nel grafico vedete che il
prezzo di apertura e quello di chiusura sono identici: 20 dollari. L’azione
ha avuto piccole fluttuazioni, dal minimo di 19,50 dollari al massimo di
20,20, ma ha chiuso, per finire, senza variazioni.
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