Page 279 - L’UOMO CHE SUSSURRA AI MERCATI AZIONARI
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Dalle crisi nascono le migliori
              opportunità

La storia degli short

Il primo caso conosciuto di vendita allo scoperto è attribuito a Isaac Le
Maire, un trader che nel 1609 vendette più azioni di quelle che possedeva
della Compagnia Olandese delle Indie Orientali (VOC).

   Si trattò di un gesto unico nel mercato dei capitali del periodo, che
determinò, di conseguenza, il primo atto normativo della storia, che
proibiva per un biennio l’esecuzione di vendite allo scoperto. Da allora
e fino a oggi i venditori allo scoperto si sono attirati le ire dei legislatori,
dei politici e del pubblico in generale. Sono stati accusati del famigerato
fallimento della prima società per azioni della storia (la Compagnia
Olandese delle Indie Orientali), del crack del mercato olandese dei
tulipani nel XVII secolo, della Grande Crisi del 1929, del crollo della
sterlina inglese nel 1992 (quando George Soros, investitore ungherese
di fama mondiale, vendette dieci miliardi di sterline guadagnandone
miliardi da un giorno all’altro), nonché della crisi delle dot.com del
2000 e perfino di quella dei subprime del 2008. Napoleone definiva
i venditori allo scoperto «nemici del popolo», il presidente Herbert
Hoover li denunciò e il capo dell’FBI, J. Edgar Hoover, avviò indagini
su di loro. Sono in molti a opporsi alla vendita allo scoperto!

   I venditori allo scoperto non sono mai stati amati né dal pubblico
né dai legislatori, perché si sa che guadagnano dalle perdite altrui. A
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